Centro per la Prevenzione dei Rischi

Sicurezza sul Lavoro: la scala maledetta, infortunio all'ufficio amministrazione

UN CASO DI INFORTUNIO: METTI ALLA PROVA LE TUE CONOSCENZE. La Asl interviene e accerta alcune violazioni di legge. 
Finisci il lavoro della Asl: chi deve essere deferito all’Autorità Giudziaria?

Il fatto si verifica un venerdì pomeriggio nell’ufficio amministrazione. Nel corridoio adiacente alla stanza del capo, due mattonelle del controsoffitto sono ingiallite da infiltrazioni d’acqua, qualcuno chiama il responsabile della manutenzione interna dicendogli di provvedere. Egli chiama quindi il giovane apprendista manutentore dicendogli di andare all’ufficio amministrazione presso il quale vi è un problema col controsoffitto da risolvere.

Il giovane apprendista va sul posto, parla con le segretarie e si fa condurre alla base delle piastrelle incriminate; a quel punto decide di estrarle per portarle in magazzino per confrontarle col modello nuovo. Anziché – come da prassi – andare in magazzino a prendere la scala su cui è stato addestrato, per non perdere tempo, prende la scala dell’ufficio amministrazione (usata dalle segretarie per prendere i faldoni dagli armadi).

Sale sulla scala, raggiunge il terzo gradino, arriva a maneggiare le piastrelle e sollevandole con entrambe le mani le estrae dal soffitto e, mentre fa per scendere, perde l’equilibrio e rovina al suolo battendo la testa e le spalla, che si frattura.

LA ASL ACCERTA QUANTO SEGUE.

La ricostruzione dell’accaduto, da parte dell’ASL rapidamente intervenuta, porta ai seguenti punti fermi:

1. L’addetto infortunato risulta regolarmente assunto alle dipendenze dell’impresa, formato ed informato come manutentore come richiesto dalla normativa prevenzionale, in possesso di attestati validi e di formazione per affiancamento certificata dal superiore; i tempi ed i modi formativi rispettano le normative;
2. L’addetto è inoltre in possesso di regolare idoneità sanitaria alla mansione;
3. Cambiare una piastrella è manutenzione ordinaria, già svolta in precedenza in casi simili; non risultano però specifiche procedure sull’uso di scale in altezza;
4. La scala era a norma e l’addetto indossava calzature DPI a norma;
5. La scala in particolare era certificata CE;
6. I motivi dello scivolamento/caduta, della perdita di equilibrio con conseguente lesioni per il manutentore non risultano facilmente ricostruibili a causa della assenza di testimoni diretti (segretarie), che raccontano solo di averlo visto cadere mentre era in piedi sul terzo gradino della scala mentre armeggiava con il quadrotto del controsoffitto.
7. Il controsoffitto si trova ad una altezza di metri 3, mentre il piano di calpestio da cui è caduto il manutentore era posto a 90 cm da terra. La ASL contesta il lavoro in quota perché il punto di lavoro è sopra i metri 2.
LA ASL DENUNCIA LE SEGUENTI VIOLAZIONI DI LEGGE:

1. erroneo utilizzo di una scala perché movimentando con entrambe le mani le piastrelle non poteva salire né scendere senza l’ausilio di un collega. (art. 28 b) c) e d) D.Lgs. 81/2008 smi)
2. inadeguato/insufficiente controllo di lavorazioni in quota (art. 19 comma 1 lett. a) D.Lgs. 81/2008 smi)
3. mancata predisposizione di procedure atte a regolare i lavori in quota del manutentore con uso scale (art. 28 b) c) e d)– art. 20 comma 2 lett. c), d), e), g) D.Lgs. 81/2008 smi)
PRESCRIZIONI:

1. Procedura che obbliga a lavorare in 2 quando si ha le mani impegnate e si usano le scale a libro.
2. Procedura di lavoro in quota in sicurezza
3. Sostituzione della scala con altra più idonea

ADESSO FINISCI TU IL LAVORO DELLA ASL:
Chi, a vostro parere, deve/può essere deferito all'Autorità giudiziaria per aver concorso con le proprie azioni/omissioni a concausare l'evento caduta - e quali azioni avrebbe dovuto porre in essere per evitare l'evento?

CAPO MANUTENTORE - È colpa sua, avrebbe dovuto vigilare meglio sull'attività, effettuare un sopralluogo sul corridoio e dare istruzioni precise al lavoratore. Se avesse vigilato meglio l'evento non si sarebbe certamente verificato.

DATORE DI LAVORO / RSPP - È colpa loro, dovevano fare più attenzione a regolare e disciplinare la procedura di lavoro in quota e uso scale; non è stato previsto in particolare un controllo sull'attività del manutentore. Il datore di lavoro è anche superiore gerarchico del manutentore. Inoltre il datore di lavoro risponde perché non ha messo a disposizione una scala idonea al lavoro.

SOLO LAVORATORE - È colpa sua, doveva rispettare la prassi aziendale e andare a prendere la scala idonea. Se lo avesse fatto non avrebbe perso l'equilibrio perché la scala del suo reparto la conosce benissimo ed è più stabile.

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