Il benessere psicologico dei lavoratori si afferma come un pilastro per il progresso e il successo aziendale, influenzando direttamente la produttività, la creatività, la fidelizzazione dei talenti e la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questo contesto, la norma ISO 45003 rappresenta un punto di svolta, sottolineando la necessità di integrare nella valutazione dei rischi aziendali anche i rischi psicosociali.

Cosa sono i rischi psicosociali e perché investire nel benessere psicologico in azienda

I rischi psicosociali comprendono tutte quelle condizioni lavorative associate alla gestione dell'organizzazione, alla progettazione del lavoro, e all'ambiente di lavoro che possono potenzialmente causare danni psicologici, fisici e sociali ai lavoratori. La loro valutazione è cruciale perché possono influenzare la capacità di un individuo di svolgere il proprio lavoro in modo efficace e sicuro, con possibili conseguenze non solo sul benessere psicologico ma anche sull'incolumità fisica e sulla performance dell'intera organizzazione.
Integrare la valutazione dei rischi psicosociali significa quindi identificare e gestire proattivamente fattori quali la cultura organizzativa, le pratiche di lavoro e le condizioni ambientali che possono portare a stress lavorativo e ad altri problemi di salute mentale e fisica. Questo non solo risponde ai criteri della normativa ISO 45003, ma stabilisce anche un ambiente lavorativo in cui la sicurezza e il benessere sono prioritari.
Promuovere la resilienza mentale e supportare psicologicamente i lavoratori aiuta a creare una cultura aziendale dove la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute mentale sono integrate, favorendo un ambiente di lavoro sicuro e una maggiore attenzione alle dinamiche interpersonali e organizzative.
Investire nel benessere psicologico è un vero investimento per le aziende, che vedono miglioramenti nella coesione interna, riduzione di assenze e turnover, e un ambiente di lavoro più positivo. La salute sul lavoro, come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e ribadito nel D. lgs 81/08, è un concetto che include il benessere fisico, mentale e sociale, richiedendo alle aziende di considerare il benessere psicologico parte integrante delle loro politiche.

L'importanza di adottare la normativa ISO 45003

L'adozione della norma ISO 45003 offre alle aziende strumenti per gestire i rischi psicosociali, impegno concreto verso la creazione di un ambiente lavorativo sicuro e stimolante. Questa cultura del benessere è anche strategica per attrarre e mantenere talenti in un mercato competitivo.
Dal punto di vista economico, la prevenzione dei rischi psicosociali e dei disagi psichici aiuta a contenere costi che incidono significativamente sul PIL nazionale. L'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha stimato la perdita annuale di 12 miliardi di giorni lavorativi a causa di disturbi quali ansia e depressione imponendo una riflessione sul reale impatto economico che queste condizioni hanno sulle aziende, stimato in circa 1000 miliardi di dollari.
La costruzione di una cultura aziendale basata su rispetto e inclusione migliora la reputazione dell'azienda, aumenta la sua resilienza e la capacità di affrontare le sfide del mercato. Investire in salute psicologica significa dunque promuovere la salute e sicurezza, ed incrementare la produttività, la creatività e la fedeltà dei lavoratori, riducendo assenze e turnover e creando un ambiente di lavoro più coeso e positivo.
Infine, la responsabilità sociale d'impresa si arricchisce quando un'azienda prende sul serio la salute psicologica dei suoi lavoratori, contribuendo al benessere della comunità e rafforzando il proprio ruolo sociale.
La crescente consapevolezza del valore del benessere mentale, insieme a normative come l'ISO 45003, guidano le aziende verso un futuro del lavoro centrato sulla valorizzazione del capitale umano e sul benessere complessivo dei lavoratori.


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CHIARA DI CREDICO

Responsabile dei servizi di Ceper in ambito psicologico e comportamentale.
Si occupa della promozione dei servizi volti a favorire la salute ed il benessere di tutte le funzioni aziendali per lo sviluppo di un ambiente di lavoro sicuro e sereno.
Laureata in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, è iscritta all'Ordine degli Psicologi della Lombardia (03/15304). Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Umane presso The University of Western Australia, a Perth.
Dal 2012, offre la sua esperienza come consulente e formatore in materia di salute e sicurezza.