Il Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
(Dr. Aristide Bove – Psicologo del Lavoro e dell’organizzazione – Ceper)
CONTENUTI DEL RUOLO
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), viene nominato, eletto o designato dai lavoratori all'interno delle rappresentanze sindacali. Il ruolo si presenta complesso e di non facile gestione a causa delle diverse responsabilità e dei compiti da svolgere. Tale figura, infatti, ha diverse responsabilità a cui rispondere con precisione ed efficacia per potersi relazionare adeguatamente con tutti i livelli aziendali, mediante l'utilizzo competente degli strumenti comunicativi in suo possesso, al fine di:
• garantire trasparenza nelle azioni e nelle misure di sicurezza adottate dall'azienda;
• essere portavoce di opinioni e punti di vista diversi raccolte all'interno dei lavoratori, collaborando attivamente con il servizio di prevenzione e protezione;
• tutelare una corretta trasmissione delle informazioni;
• dialogare con il responsabile dell'azienda;
• essere un punto di riferimento per ogni persona che lavora all’interno dell'azienda;
• gestire con equilibrio i rapporti con le autorità competenti.
Descrivere questi compiti può essere di aiuto per comprendere il ruolo del RLS, per garantire rispetto a tale figura professionale e per gestire il ruolo con consapevolezza e senso di responsabilità.
Garantire trasparenza nelle azioni e nelle misure di sicurezza adottate dall'azienda
Il "garantire trasparenza" costituisce un elemento essenziale per favorire la costruzione di un clima collaborativo all'interno dell'azienda, presupposto per gestire in maniera efficace la sicurezza in azienda. Ogni lavoratore deve avere la possibilità di verificare l'operato dell'azienda nel difficile compito di sviluppare la sicurezza mediante una decisa ed efficace attività preventiva. Per agevolare e rendere fattibile tale processo, i lavoratori delegano al RLS tale responsabilità.
Il RLS, per questo motivo, ha il diritto di accedere ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni per poter verificare ciò che l'azienda sta mettendo in atto per realizzare i programmi di miglioramento per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Questa attività dovrebbe essere gestita dal rappresentante dei lavoratori migliorando sempre più il suo rapporto con i lavoratori, ascoltando le loro opinioni, acquisendo le informazioni necessarie per affrontare le problematiche esistenti e per le quali proporre un suo contributo.
Inoltre, egli è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell'azienda ovvero unità produttiva allo scopo di costituire fra azienda e lavoratori un dialogo che favorisca un maggiore scambio di informazioni, per sviluppare una fiducia reciproca nella possibilità di agire insieme per la sicurezza.
Essere portavoce di opinioni e punti di vista diversi raccolte all'interno dei lavoratori
Un ulteriore passo verso la collaborazione è quello di sviluppare sempre di più un rapporto fra le parti basato sul confronto. Infatti, nel confronto idee diverse vengono messe insieme per poter affrontare il problema in maniera più completa e soddisfacente per tutti. Pertanto, poiché ogni lavoratore percepisce il rischio in maniera diversa, quante più opinioni si confronteranno, tanto più si sarà sicuri di attuare un'efficace valutazione dei rischi. Il RLS essendo portavoce di un punto di vista particolarmente significativo in quanto dovrebbe essere più degli altri vicino ai comportamenti di sicurezza dei lavoratori, può aiutare il servizio di prevenzione e protezione a svolgere il proprio lavoro, integrando le conoscenze con suggerimenti e iniziative che tengano conto delle problematiche rilevate sia attraverso colloqui avuti con i lavoratori, sia attraverso proprie considerazioni maturate durante le visite all'interno dei luoghi di lavoro. La sua opinione inoltre, è ritenuta importante per la scelta del personale impegnato in ruoli progettati per assicurare la programmazione e la tutela della sicurezza in azienda. Egli, infatti, è consultato sulla designazione degli addetti al servizio di prevenzione, all'attività di prevenzione incendi, al pronto soccorso, alla evacuazione di lavoratori, permettendo così ai lavoratori di partecipare attivamente in alcune scelte aziendali per mezzo dei RLS. Tale partecipazione é garantita anche nella scelta degli argomenti e nella programmazione della formazione, diritto di ogni lavoratore.
Poiché il RLS è consultato in merito all'organizzazione della formazione, egli può far presente le esigenze dei lavoratori di cui il servizio di prevenzione e protezione potrà tenere conto per assicurare una formazione sufficiente e adeguata.
Tutelare una corretta trasmissione delle informazioni
Il D.lgs. 81/08 stabilisce che ogni lavoratore ha il diritto di essere adeguatamente informato sui rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività dell'impresa in generale, sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate, sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, sulle normative di sicurezza e sulle disposizioni aziendali in materia, sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi e sulle procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei lavoratori... Per assicurare che i lavoratori abbiano tutte le informazioni ritenute necessarie per poter lavorare in sicurezza, il RLS riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerenti la valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti le sostanze e dei preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l'organizzazione e gli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie professionali e riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza.
Il RLS potrà utilizzare queste informazioni per maturare una maggiore conoscenza dei diversi aspetti della sicurezza, che gli sarà d'aiuto nello sviluppare proposte concrete e puntuali, in sintonia con i piani di miglioramento aziendali.
Dialogare con il responsabile dell'azienda
Fa parte dei compiti del servizio di prevenzione e protezione (SPP) individuare i fattori di rischio ed elaborare le misure preventive e protettive per evitare o ridurre il rischio stesso. Il RLS può contribuire in questo processo passando le informazioni che ritiene utili affinché il RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) possa svolgere in maniera adeguata il proprio ruolo. Il rappresentante dei lavoratori, infatti, avverte il responsabile dell’azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività.
Essere un punto di riferimento per ogni persona che lavora all'interno dell'azienda
Il RLS ha la responsabilità di promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori e fa proposte in merito all'attività di prevenzione. Per rispondere adeguatamente a questa responsabilità deve egli per primo credere e portare avanti, a tutti i livelli, il valore del lavorare "sicuri". Questo significa sviluppare la propria azione verso due direzioni principali:
1. Sensibilizzare tutti i lavoratori a prendersi cura della propria e dell’altrui sicurezza;
2. Tenere conto che non soltanto le macchine o gli ambienti, ma anche gli uomini possono essere fonti di rischio sul lavoro.
Sensibilizzare tutti i lavoratori a prendersi cura della propria e dell'altrui sicurezza
Il D.lgs. 81/08 richiede che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità nel promuovere e fare sicurezza in azienda, e in tal senso distribuisce precise responsabilità, all'azienda, al medico competente, al servizio di prevenzione e protezione, al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ad ogni singolo lavoratore. Nessuno quindi, può permettersi comportamenti negligenti giustificandosi con l'incuria degli altri. E' quindi importante che il RLS riesca a prevenire tale rischio, valorizzando la sicurezza come bene comune da tutelare e da difendere. E' per questo motivo che il RLS non deve soltanto elaborare teorie, ma deve essere lui stesso attore diretto della sicurezza e deve sollecitare i lavoratori ad adottare le misure preventive elaborate dall'azienda, poiché soltanto attraverso la partecipazione attiva di tutti é possibile sviluppare una reale e concreta attività di sicurezza.
Tenere conto che non soltanto le macchine o gli ambienti, ma che anche gli uomini possono essere fonti di rischio sul lavoro
Nel "fare proposte" il RLS non può dimenticarsi di questa eventualità. In genere, sono stati migliorati gli impianti, le attrezzature, le macchine, gli ambienti di lavoro, senza intervenire, migliorandoli, sui comportamenti di lavoro. Anzi, a volte, si è preferito intervenire sui primi aspetti proprio per evitare di modificare i comportamenti, anche per le resistenze degli stessi operatori restii a ristrutturare le proprie abitudini lavorative, anche se negative. Il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, a questo proposito, appare fondamentale nel sollecitare, da una parte l'azienda e dall'altra i lavoratori, ad intervenire coerentemente nell'analisi e nel miglioramento dei comportamenti di sicurezza, soprattutto attraverso l'informazione e la formazione. Non svolgere adeguatamente questa funzione vorrebbe significare rinchiudersi in una nicchia tecnicistica con un atteggiamento di tipo regressivo legato a vecchi schemi semplicemente rivendicativi, abdicando allo svolgimento del ruolo consultivo che il decreto 81 attribuisce al RLS.
Gestire con equilibrio i rapporti con le autorità competenti
Il RLS può far ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi impiegati per attuarle non sono idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
Lo spirito di tale disposizione normativa consente di affermare che, prima di percorrere la strada del ricorso alle autorità competenti, il Rappresentante dei lavoratori deve esperire tutti i tentativi possibili che la legge stessa gli mette a disposizione e che rientrano, peraltro, nella tradizione positiva dei rapporti tra le diverse componenti sociali presenti all'interno dell'azienda. Deve, cioè, trovare una strada percorribile di negoziato affinché, dopo aver analizzato problemi e risorse a disposizione per affrontarli e risolverli, si raggiunga l'obiettivo prioritario della sua funzione e, cioè, collaborare con l'azienda per assicurare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Ceper organizza sia Corsi di formazioni di base (32 ore) che di aggiornamento periodico per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS). I corsi vengono progettati in base alle specifiche esigenze aziendali effettuando, se necessario, una verifica dei bisogni formativi. Per ulteriori informazioni visita la sezioni dedicate: